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Immagine del redattoreLucia Di Lucca

Enriqa, l'Egitto, l'Hummus e la Tahina

L'altro giorno ho sentito la mia amica Enriqa (la q è un vezzo da arabiste). Ci sentiamo poco, ma le nostre conversazioni che durano ore iniziano sempre e immancabilmente così:

E: "Ya Nura Izzaiek" (Nura - il mio nome in arabo - come stai?)

L: Quayyesa, izzaiek enti habibtiy (Benone, come stai tu, tesoro?)

e a seguire una fragorosa risata, sia per l'uso del "dialetto" egiziano così caratteristico tra tutti i dialetti arabi, sia perché tutte le volte l'incipit è lo stesso.

Enriqa ed io ci siamo conosciute nel 2004 al Master di traduzione letteraria dall'arabo. Siamo diventate subito amiche, complice la passione per la lingua e la cultura araba. Per un anno un week end al mese ci siamo incontrate a Vicenza e la sera, al termine delle lezioni ci fermavamo per cena e a chiacchierare. A volte abbiamo condiviso esilaranti viaggi di ritorno "a fari spenti nella notte" sul furgone del giovane lettore di arabo, durante i quali non sapevamo se ridere o pregare di arrivare vive a destinazione. Negli anni, nonostante abbiamo seguito strade diverse siamo sempre rimaste in contatto, discutendo di arabo, paesi e cultura araba, libri, viaggi, insegnamento.


L'ultima volta abbiamo parlato di arabo, lingue e dieta e anche un po' di yoga.... praticamente tutti i miei principali interessi in un'unica interminabile conversazione, non potevo essere più felice! Enriqa mi ha parlato di progetti di sensibilizzazione alle lingue e la mia passione primaria ha ritrovato un'entusiasmo che credevo sopito. E poi della nuova dieta chetogenica che entrambe stiamo provando, le ho parlato di questo blog e le ho chiesto consigli (che mi ha prontamente scritto in modo preciso e dettagliato come solo lei sa fare). Insomma, di nuovo, anche se dopo un lungo periodo di silenzio, abbiamo ritrovato la nostra amicizia. E poiché Enriqa mi riporta sempre al mio passato da arabista, al mio adorato Egitto, oggi vorrei scrivere di hummus e tahina. Sorvolerò sulla pronuncia (umus) che, la maggior parte delle volte, ha su di me lo stesso effetto di "bruscetta" per la maggior parte degli italiani, tuttavia ci sono un paio di cose che proprio non mi vanno giù. La prima è che hummus non è un purè di ceci, ma una salsa con i ceci mescolata alla tahina (e anche qui ci andrà una precisazione). La seconda riguarda tutte le varianti che però non ci azzeccano un fico secco: hummus di avocado, hummus di zucchine, di rape rosse, etc. Ora hummus (حُمُّص‎) in arabo significa ceci e non salsa! Come potrebbe essere un "cecio di avocado"?? Lo so, lo so è una sottigliezza che pochi possono notare, ma a me fa trasalire tutte le volte! Quindi, tanto per mettere i puntini sulle "i" come una brava maestrina con occhiali e penna rossa, per hummus possiamo intendere solo la famosa salsa con i ceci, o lo stesso legume, null'altro.Così, solo per essere specifici e anche un po' pedanti.


Quanto alla tahina, la pasta di sesamo, in nessun paese arabo si mangia così appena uscita dal barattolo, ma anch'essa va preparata con l'aggiunta di altri ingredienti, perché sennò "impaluga"(a Bologna dicono così) ovvero rimane attaccata alle pareti della bocca ed è amara.


Oggi quindi scriverò la ricetta di tahina e hummus così come le ho imparate ai tempi dei miei soggiorni egiziani.


Tahina e Hummus (حُمُّص‎)

Ingredienti

2 cucchiai di tahina

il succo di mezzo limone

sale

75 ml di acqua

uno spicchio d'aglio spremuto (facoltativo)

Per l'hummus aggiungere 200 gr. di ceci lessati

Preparazione:

In una ciotola mettere i due cucchiai di tahina, il succo del limone e il sale (se vi piace l'aglio spremuto) e mescolare con una forchetta, aggiungere a filo l’acqua e continuare a mescolare fino a ottenere una crema densa che via via assumerà una colorazione più chiara. Questa salsa può essere consumata come accompagnamento a verdure in pinzimonio (in Egitto e nei paesi arabi la si mangia con il pane, ma noi sappiamo che non è cosa buona e giusta!).

Per fare lo hummus, basta aggiungere i ceci alla salsa tahina così ottenuta e frullare tutto insieme. Mettete le vostre salse in belle ciotole e condite con un po' di paprika o prezzemolo e olio evo.


Lucia Di Lucca


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