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D come Dopamina e Dipendenza


Cari amici e care amiche,

oggi vi proponiamo un post scritto dalla dottoressa Manuela Delle Noci, un'amica e una bravissima endocrinologa. Ci piace condividerlo perché rispecchia in pieno e completa quello che sosteniamo nelle nostre pagine e illustra in modo brillante le conseguenze ormonali delle abitudini deleterie, che siano alimentari, sociali o emozionali.

Buona lettura e grazie a Manuela per averci permesso di postarlo qui.


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La dopamina è una catecolamina prodotta prevalentemente nelle zone centrali e antiche del nostro cervello, in misura minore nel surrene. Le sue funzioni sono molteplici: vanno dalla coordinazione del movimento (il Parkinson ne è un esempio) alla regolazione del sistema nervoso autonomo, dalla ricerca di cibo e bevande alla sessualità, dalla regolazione della secrezione ipofisaria al sonno, dalla regolazione della motilità gastrointestinale alla memoria e, per l'appunto, la dopamina è la molecola chiave nel sistema di GRATIFICAZIONE , RICOMPENSA , CRAVING e CONDIZIONAMENTO .


Mangiare, bere, fare all'amore, accudire la prole, trovare un amico o imparare, praticare e ricordare un'arte o mestiere... tutto ciò che ci aiuta a sopravvivere, sia come entità singola sia come specie ci piace, ci gratifica e ci si ficca pure bene in mente, creando facilmente la memoria e la ripetizione del comportamento, utile oltre che piacevole.


Solo che finché l'uomo non aveva ingarbugliato tutto col 'progresso' avere un equilibrio era più facile e cadere in dipendenza più difficile, o perlomeno molto meno subdolo e pericoloso.

Attualmente imperano piaceri istantanei ed effimeri, pensiamo semplicemente al consumismo o ai 'social', che ben poco hanno a che fare sia con la sopravvivenza dell'individuo/specie sia con la ricerca della felicità, ma che ugualmente determinano risposte dopaminergiche, anche molto accentuate e seguite da down altrettanto marcati. Ora non vi starò a parlare di sociologia e problematiche legate al progresso industriale tecnologico informatico, anche perché è un bel casino, ci troviamo proprio nell'occhio del ciclone e, soprattutto, non è mia pertinenza.

Però da endocrinologo e nutrizionista vi spiego una cosa 'semplice semplice' collegata a tutto questo discorso qui della dopamina e delle dipendenze.

Un tempo brioche e schifezze iperconcentrate di calorie vuote non esistevano. Né esistevano pubblicità, brand, marketing, multinazionali, influencer ecc che ce le facevano desiderare oltremodo e in ogni modo. Né supermercati e distributori h24 e dappertutto .


Il massimo della artificiosità erano prodotti fermentati come pane e vino; parecchio dopo è stato 'scoperto' lo zucchero di canna, mentre lo zucchero bianco si è diffuso solo dopo il 1800.

Per trovare cibo, cibo vero, dovevi spaccarti il sedere, una bella fatica che oltre ai vari benefici metabolici aumentava i livelli di SEROTONINA in maniera graduale e fisiologica (i muscoli che faticano consumano glicogeno ma anche amminoacidi ramificati. I ramificati competono a livello della barriera ematoencefalica con il trasporto di triptofano e di conseguenza una loro riduzione nel sangue ad opera della captazione muscolare, aumenta il passaggio di triptofano nel cervello. Il triptofano è il precursore della serotonina)

Col movimento fisico aumentavano pure le ENDORFINE, per sopportare meglio fatica ed eventuali dolori.

Quindi al piacere della dopamina era spesso legata la serenità e il benessere della serotonina e delle endorfine da movimento fisico (e perché no, da paesaggi naturali incontaminati)



Inoltre se trovavi cibo, era cibo 'vero' sicuramente non una bomba insulina; e pure se era un bel fiorone maturo maturo, comunque ti eri fatto il mazzo tutto il giorno e quindi manco serviva l'insulina per far entrare zuccheri nel muscolo vuoto che se li prendeva di diritto attraverso diffusione per differenza di gradiente ematico.

Quindi trovavi il cibo vero, eri gratificato, facevi la GIUSTA dopamina (niente bombing di dopamina come col cibo spazzatura) che ti fissava nella memoria il piacere e cosa avevi fatto per ottenerlo, assieme avevi pure la serotonina e le endorfine e stavi rilassato, mentre l'insulina era comunque a bada, permettendo un giusto equilibrio della glicemia nelle ore successive, senza cali repentini dopo 2-3 h: quelle brusche discese di glucosio nel sangue che portano alla nuova ricerca di cibo e pure alla secrezione di cortisolo in eccesso per ristabilire la glicemia. E il CORTISOLO è pure NEMICO della SEROTONINA (il cortisolo aumenta la degradazione epatica del triptofano e di conseguenza ne riduce la disponibilità per il cervello che quindi non può fare serotonina; d'altronde se sei in condizioni difficili e aumenta il cortisolo per fartele superare stringendo i denti, mica puoi pure fare serotonina e stare sereno e rilassato... Mi pare giusto, no?)


Fatte queste premesse, potete adesso iniziare a capire almeno un po' cosa succede oggi: - Cibo spazzatura iper concentrato

- Contesto emotivo piacevole creato ad arte da chi vuol venderci qualcosa che facilmente crei abitudine e dipendenza


- Mega secrezione di dopamina, forte gratificazione e forte fissazione nella memoria emotiva del contesto, in modo da reiterarlo


- Ipersecrezione di insulina e conseguente ipersecrezione di serotonina con transitoria sensazione di pace, benessere e acquietamento, proprio da serotonina (l'insulina fa entrare gli aminoacidi ramificati nel muscolo abbassando la loro concentrazione ematica. Il triptofano rimasto in circolo senza la competizione dei ramificati entra più facilmente nel cervello... Un po' come quello che accade in seguito all'attività fisica ma amplificato e velocizzato dall'insulina e senza che il muscolo si sia svuotato di glicogeno)

NB: I picchi di dopamina e di serotonina determinano desensibilizzazione dei rispettivi recettori per cui occorreranno stimoli sempre maggiori per ottenere la stessa intensità di gratificazione


- Brusco calo di glicemia dovuto all'eccesso di insulina da carico glicemico importante e nuova ricerca di cibo


- Innalzamento del cortisolo per tamponare l'ipoglicemia e conseguente rapida riduzione della serotonina a opera del cortisolo stesso


IN BREVE TEMPO FINITA la sensazione di PACE SERENITÀ e BENESSERE: basterà un minimo per ricascare nell'intero meccanismo.

Una dipendenza vera e propria, che passa per le stesse vie dopaminergiche delle sostanze stupefacenti, di alcol e psicofarmaci, ma che è più subdola e velata perché ben camuffata dal fare comune, invogliata da logiche di mercato e sottovalutata un po' da tutti, pure da medici e addetti vari alla salute.

Ma... "Agire e pensare come tutti non è mai una garanzia e non è sempre una giustificazione"

Lo diceva la mia adorata Yourcenar, e ve lo ricordo volentieri io.

Pensateci su prima di mordere un hamburger o scolare una cocacola. Ragionate prima di affondare il cucchiaio nella Nutella e la mano nel pacco di merendine. Non dico di non farlo mai ma almeno che abbiate la consapevolezza del gesto e delle varie conseguenze, che se ne riconosca una eventuale dipendenza e nel caso, si chieda aiuto.


Buongiorno a voi Se siete riusciti a reggere l intero post... Vi auguro una colazione equilibrata e una giornata... CONSAPEVOLE



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